Di fronte ad un tradimento od un'offesa subita, innanzitutto occorre disinnescare la carica esplosiva della mente reattiva.
Affinché ciò sia possibile, è importante predisporsi a fare un rilievo dell'accaduto per comprenderlo da differenti prospettive, separando i fatti dalle opinioni; in questo modo si attenuano le reazioni emotive automatiche e si riesce a differire la tendenza conflittuale.
Se ci sono le condizioni, cercate un dialogo con chi vi ha offeso o tradito: "Perché lo hai fatto?"
Fategli presente il dolore che ha causato ma senza animosità.
Solo dalla prospettiva del perdono si può aiutare la persona a capire il proprio errore e a correggersi.
Solo con il perdono i fatti perdono la capacità di farci soffrire.
Ma come compiere i primi passi verso un perdono vero e profondo?
La meditazione, la preghiera, la lettura di testi scelti religiosi o laici, a seconda del proprio credo, possano aiutarci molto in tal senso, ispirandoci a ritrovare il nostro baricentro interiore.
Quel che accade infatti - senza la nostra partecipazione emotiva - ha valore praticamente zero. Perché abbia significato dobbiamo proiettarci i nostri attaccamenti, paure, desideri... in sintesi: la nostra identificazione con quel che è accaduto.
Di seguito altri temi che sono sviluppati nella sezione dedicata a domande e risposte:
- Come gestire il tradimento di se stessi.
- Come si può mantenere la calma quando ci ha ferito una persona che ci sta molto a cuore.
- Come liberarsi da rimorsi e rimpianti.
Contenuto: I Primi Passi Verso il Perdono. Conferenza tenuta a Firenze da Marco Ferrini