La storia di Annuccia è emblematica: la classica ragazzina di campagna degli anni Cinquanta, sempliciotta e non particolarmente graziosa, ma fresca di ingenuità e giovinezza, che finisce, dopo un percorso ahimè troppo banale, in quelle che ancora si chiamano “case chiuse”. Ben presto, la cosiddetta “Legge Merlin”, in nome della dignità della donna, butta in mezzo alla strada le donne che ancora ci lavorano, sane e malate, giovani e vecchie. Annuccia, che pure ha venduto il suo corpo, ha però conservato quella freschezza di cuore che le permette di volare come una farfalla. Volare come una farfalla blu, “nel blu dipinto di blu”, come canta una nota canzone.