Esclusa l’arte letteraria, perchè si serve delle parole, le quali sono segni d’espressione convenzionali, Sully Prudhomme comprende fra le belle arti l’architettura, la scultura, la danza, la musica, la pittura e la recitazione, perchè fra queste l’espressione non è convenzionale, ma reale, consistendo nelle forme, nei gruppi di sensazioni visuali e uditive. Gli artisti che le coltivano si contraddistinguono, secondo l’autore, per la giustezza e la finezza di un senso. Essere sensuale, godere delle note, delle linee, dei colori, apprezzare le qualità gradevoli o disgradevoli delle sensazioni, è per l’artista condizione essenziale.