In un giorno non troppo lontano, l’umanità si trova divisa tra due futuri. Tutto dipenderà da un movimento nato in Tibet che potrà (o non potrà) influenzare le superpotenze Cina e Russia.
In questo romanzo, scritto durante la Seconda Guerra Mondiale, Stapledon traccia una appassionata allegoria della razza umana e della sua possibile estinzione a causa di conflitti e ideologie.
Come in un libro di storia ambientato nel futuro, assistiamo a una narrazione quasi saggistica, ma incalzante, del nostro destino.