Emilio De Marchi immaginando di scrivere a Carlo Porta esprime nella sua prosa cadenzata in dialetto milanese la malinconia per la Milano di un tempo che non c’è più e che, già alla fine dell’Ottocento, si sta trasformando in metropoli. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.