La consapevolezza d’essere al mondo dà luogo a paesaggi interiori molteplici, pallidi e incerti nell’oblio della memoria: immagini, vicende e sensazioni apparentemente perdute nella noncuranza delle consuetudini, mentre il presente è solamente un ulteriore scorcio della realtà che vi si aggiunge, nello scorrere del tempo che lo sopravanza. Dagli immensi paesaggi interiori l’arte della parola raccoglie quindi frammenti densi di emozioni e significati, spesso sfuggenti, che danno vita alla poesia. I suoi versi effondono stupore e sembrano brillare di luce propria, tuttavia derivata da quella immensa e perenne del Sole.