Qualcuno truccò la partita del secolo
Buchbeschreibung
I segreti dello scandalo che ha sconvolto il mondo del calcio
La verità sul mondo criminale delle scommesse e delle partite truccate
Documenti inediti
È lo sport più seguito del pianeta, non conosce confini di lingua e Paese; la FIFA, il principale organo di supervisione e organizzazione, riunisce ben 209 associazioni nazionali e gli spettatori incollati ai televisori si contano in centinaia di milioni.
Potrebbe essere davvero il gioco più bello del mondo. E invece gli scandali continui rischiano di trasformarlo nello sport più sporco. Un universo sotterraneo di corruzione ha reso il giro di denaro legato alle scommesse e alle partite combinate uno dei più remunerativi affari per la criminalità organizzata. L’Europol ha dichiarato che negli ultimi anni sono state ben 700 le partite con risultati pilotati. E nessuna competizione è esente da ombre, neanche la tanto amata Coppa del Mondo. Brett Forrest segue le indagini di Chris Eaton, già direttore dell’Interpol e capo della sicurezza per la FIFA, un uomo determinato a estirpare questo malaffare una volta per tutte. Un libro che tutti i tifosi di calcio e gli appassionati di thriller dovrebbero leggere.
Un'inchiesta sulla corruzione nel calcio che ha il ritmo di un thriller
I commenti dei lettori:
«Appassionante e scioccante come un thriller. Ha tutti gli elementi di una grande storia, e ti mette un mondo di corruzione proprio davanti agli occhi. Grandi affari, grandi crimini: una lettura maledettamente buona.»
KRT
«È impressionante l’abilità di Forrest di confezionare un libro che si fa leggere tutto d’un fiato, su un argomento estremamente complicato. Mi ha catturato dalla prima pagina. Mi sono chiesto: cosa succederà al calcio se i buoni non avranno la meglio?»
Frost
«Il tempo di fidarsi della FIFA e del cartello del calcio è finito. Questo libro di Forrest sulle scommesse internazionali rende un servizio alla verità, e la verità è amarissima.»
Doubledown
Brett Forrest
Giornalista investigativo, è collaboratore del canale sportivo ESPN, ha scritto per «Vanity Fair», «National Geographic», «Atlantic» e «New York Times Magazine». Ha vissuto in Russia, Ucraina e Brasile, ha scritto reportage da più di 40 Paesi, tradotti in oltre 30 lingue.