Libro che ha già conquistato circa una ventina di gruppi di lettura!
Seganalato dal Premio Calvino
Gli occhi taglienti di un bambino raccontano lo smarrimento della generazione che ha fatto la guerra, I padri che camminavano nel vuoto, e la progressiva presa di distanza dei figli da questi padri. Due piste si intrecciano, quella delle avventure tragicomiche del padre (latinista di provincia, donchisciotte scofitto ma pieno di dignità) e quella della storia d’amore per la bellissima Giuditta. Un amore che nasce da bambini, che si perde e si rinnova più volte. Si sente sempre raccontare il dopoguerra secondo cliché consolidati e convenzionali: lo sguardo rivolto verso il futuro, la leggerezza, l’entusiasmo, la certezza nei valori ritrovati. Ma era davvero così? Questo romanzo racconta un’altra storia.