Sortilegio d'aprile
Buchbeschreibung
Il rifiuto del diverso può legittimare a uccidere?
Con Sortilegio d’aprile Stefano Santarsiere ci offre una storia di intensa e magica suggestione.
Nicola Gregori (Nik), ora docente quarantenne, è stato un giovane violento. Questo suo passato, mai confessato alla moglie, riaffiora un giorno, quando nella sua classe arriva Hamid.
Il racconto di Santarsiere è uno strumento di impagabile, intima riflessione. È prorompente la voce della sofferenza quanto forte è il senso di impotenza che, di fronte a tanta violenza, può provare l’animo del lettore più sensibile.
Il racconto trasuda odio e ricerca vendetta e verità. E quella verità che il lettore sente di volere, di dovere conoscere, Santarsiere la riserva alla fine, senza toglierci la possibilità di costruirla riga dopo riga, parola dopo parola.
Il finale è intenso, inflessibile, come densa di magico realismo è l’intera storia; l’animo del lettore non trova più via di fuga.
Sortilegio d’aprile propone con una scrittura essenziale ma non arida, moderna ma non grossolana, il riscatto di un giovane nero ucciso da chi odia il colore della sua pelle; con una descrizione asciutta e struggente esplora lo spazio di due esistenze che si scontrano e rincontrano.
La brevità del racconto denota l’abilità dell’autore a sviluppare la sua idea creativa con concisione ed essenzialità seguendo una univoca direzione narrativa e consentendo quindi al lettore di non distrarsi.
Sortilegio d’aprile è un racconto denso, vero, drammaticamente imperdibile.
Consuelo Taccani