“È un racconto che si legge d’un fiato con le budella in mano. […] Non riesci a seguirlo con la mente, in modo distaccato, ma bisogna metterci il corpo che subito butta fuori tutti i suoi istinti, gli umori, le emozioni e le sue ansie. Allora non è più solo un libro, ma qualcosa di non ben definito, da toccare, da odorare, da leccare e da ascoltare ... da sniffare se necessario”.
“Il tema della Descensio ad Inferos, della discesa dentro sé stessi, dopo Omero e Dante è stato raccontato in varie chiavi: poetica, drammatica, musicale e anche cinematografica. Dostoevskij, Conrad, Eliot ne sono alcuni interpreti, fino ad arrivare a Jim Morrison e a Francis Coppola con il suo “Apocalypse Now”. In “Street Guru” di Corto Monzese c’è un po’ di tutto questo, con l’aggiunta di un bel finale a sorpresa”.