Sempre di più viviamo nel frastuono, sempre di più immersi in un flusso incessante di comunicazioni… E il mio io dov’è? Che senso ha questa corsa, questo gridare?
“Il Signore, nella voce di un silenzio sottile...” ( 1 Re 19, 1-13).
L’eremita impara a vivere dell’ascolto di questa voce – non senza aver conosciuto l’impeto del vento, del sisma, del fuoco, e l’impotenza dinanzi al proprio stesso desiderio di morte...
Questo “silenzio sottile” alimenta la vita di chi è chiamato al suo ascolto, e non solo per se stesso...
Questo libro nasce dalla gioia di consegnare ad altri qualcosa di questo ascolto – e il desiderio conduce verso Oriente, in un movimento naturale di comune ricerca...