Luciano di Samosata, scrittore, retore e filosofo siro di lingua greca, celebre per la sua arguzia e per la forte irriverenza dei suoi corrosivi scritti satirici, è stato uno dei più eclettici e poliedrici autori che caratterizzarono il II° secolo d.C. Vicino all’Epicureismo, ci ha lasciato delle opere fondamentali della letteratura romana imperiale, tra cui la Storia Vera, un racconto onirico-visionario di viaggi al di là delle Colonne d'Ercole, i Dialoghi degli Dei, i Dialoghi marini, i Dialoghi dei morti, e i trattati De Dea Syria e Come si deve scrivere la storia. Le sue opere sono caratterizzate da un sottile intento critico e da una marcata vena satirica nei confronti delle scuole ufficiali.
I Dialoghi dei Morti (Νεκρικοί διάλογοι), una delle principali opere di Luciano di Samosata, comprende trenta brevi dialoghi aventi come protagonisti sia Dei ed eroi mitici che personaggi storici. Tutti i dialoghi sono ambientati nel tenebroso Ade, il regno dei morti. Figure ricorrenti sono le Divinità infere, o comunque associate all’Oltremondo, con cui si confrontano gli spiriti dei trapassati, più o meno illustri.