Ideali democratici e realtà
Beschrijving van het boek
Nel 1904, Halford John Mackinder, allora direttore della London School of Economics, pubblica un saggio intitolato Il perno geografico della storia, nel quale enuncia per la prima volta la sua teoria dell'Heartland – Cuore della Terra –, una regione strategica estesa entro precisi confini geografici, dal cui controllo dipende il dominio del Continente Antico, che Mackinder definisce World-Island – Isola del Mondo. È su questi concetti chiave che egli fonda il suo pensiero, dando così avvio a una nuova disciplina: la geopolitica.
Nel 1919, mentre scrive Ideali democratici e realtà, Mackinder è un parlamentare britannico del Partito Conservatore in procinto di essere nominato dal Ministero degli Esteri quale Alto Commissario per la Russia meridionale a sostegno dell'Armata Bianca impegnata nella guerra civile contro i bolscevichi. Il testo, redatto in tutta fretta per contribuire al dibattito post-bellico sulla ricostruzione dell'Europa e per inviare un ammonimento agli uomini di Stato riuniti alla conferenza di pace di Versailles, rappresenta una grande visione insieme storica e geografica del mondo.
In Ideali democratici e realtà l'Autore sviluppa ulteriormente la sua tesi di inizio secolo e profetizza anche l'avvento della Seconda guerra mondiale, che egli immaginò come una nuova grande lotta per il dominio dell'Heartland. Mackinder fu, infatti, incredibilmente lungimirante nel notare l'enorme potenziale e il pericolo del cambiamento demografico nel mondo e all'interno dell'Europa, nonché l'importanza dei territori dell'Europa Orientale per la conquista del Cuore della Terra. Celebre la sua citazione:
Chi controlla l'Europa Orientale comanda il Cuore della Terra.
Chi controlla il Cuore della Terra comanda l'Isola del Mondo. Chi controlla l'Isola del Mondo comanda il Mondo.
Da allora, la teoria dell'Heartland è diventata una pietra miliare della dottrina geopolitica e continua a influenzare pensatori e pianificatori geopolitici ancor oggi. Questa prima edizione in lingua italiana è arricchita da un'inedita riflessione di Sergio Romano sul pensiero di Mackinder ed il suo impatto sulla geopolitica del Novecento.