Nell’aprile del 1347 Isabella Fieschi, consorte di Luchino Visconti, signore di Milano, si mette in viaggio navigando il Po verso Venezia, per assistere alla festa della Sensa, l’Ascensione, e far benedire il figlioletto Luchino Novello a San Marco. Tra le dame del suo seguito si nasconde una spia del cognato, l’arcivescovo Giovanni, che vede nella Fieschi una potenziale nemica. Mentre Isabella raggiunge Venezia e ritrova vecchi e nuovi amori, Luchino è impegnato nelle lotte che coinvolgono le potenti famiglie dell’Italia: Este, Della Scala, Gonzaga. Intanto, nel 1348, arriva la peste, che si propaga rapidamente per l’Italia, mietendo numerose vittime. Luchino, al quale sono giunte voci sulla condotta spregiudicata della moglie, le impone di rientrare a Milano, ma l’uomo morirà nel gennaio del 1349 e sarà il fratello Giovanni ad assumere il potere, estromettendo il figlio di Isabella dalla successione. Fra la donna e l’arcivescovo si gioca l’ultima decisiva partita, mentre la neve, copiosa, scende su Milano.