I politici hanno sempre guardato il calcio con un certo interesse. Raramente questo sguardo è stato ricambiato, nelle intenzioni e nei fatti. Dall'avvento della Repubblica a oggi in Italia è raro che i protagonisti della politica siano rimasti immuni dal fascino del football. Tifosi più o meno dichiarati, insospettabili manovre dietro le quinte, scelte di cuore o meramente di propaganda. Dai Presidenti della Repubblica a quelli del Consiglio, leader di sinistra inspiegabilmente ammaliati dal potere bianconero, guerriglieri con la nemesi degli arbitri, aspiranti sindaci, ex capi ultrà divenuti segretari di partito e segretari di partito con abitudini da capo ultrà. Il calcio nostrano, e non solo, spesso ha intrecciato le sue storie con quelle di chi era seduto, o siede ancora, sugli scranni più alti del Belpaese. E forse proprio qui sta il fascino: il potere passa, la palla continua a rotolare libera.