"Le voci perdute degli dèi" presenta, per la prima volta in italiano, un'antologia dei saggi più significativi di Julian Jaynes, in cui lo psicologo americano delinea la sua originale tesi sull'origine della coscienza. Attraverso un viaggio appassionante fra teoria del linguaggio, testimonianze storico-letterarie e osservazioni neurofisiologiche, Jaynes mostra che la coscienza è soltanto una forma recente, faticosamente conquistata, che si distacca dal fondo arcaico della "mente bicamerale".