Il canto dell'aquila, risveglio di un'anima
Description of book
Le poesie di questa raccolta sono state scritte in ordine cronologico.
Inizia con un Inno alla libertà (è la prima poesia scritta) per poi susseguirsi in vari temi che mi hanno coinvolto nella vita: il ritrovamento del senso dell’amore, la perdita di persone care, la lotta con i figli, il contatto con la natura, l’apertura a nuovi aspetti della vita.
Il ritornare al passato con la poesia, mi ha aiutato ad riaffrontare il presente con nuovi occhi e a fermare il tempo ad osservare ciò che di bello c’è nella vita. La bellezza persa negli anni passati da un tempo in cui le lancette scorrevano molto veloci e non c’era neanche il tempo di dirsi un: “ti voglio bene” o “che bella giornata c’è oggi”, “ma che bello sei”.
E così gli anni sono trascorsi, gli amori maturati, i genitori ci hanno lasciato, e abbiamo il rimpianto di non aver ascoltato, amato e ammirato abbastanza di quello e di chi ci è stato accanto.
Ed ora è tornato per me il momento di fermarmi e soffermarmi sulla bellezza umana esteriore e interiore di un mondo che avevo, ma di cui non avevo capito l’importanza della sua esistenza.
Solo il risveglio della mia anima addormentata, ha potuto togliere il velo dai miei occhi, e farmi scoprire qualcosa di meraviglioso e di unico.
Ed è da qui che nasce la mia raccolta di poesie: dalla mia rinascita interiore dopo un lungo periodo di tristezza e buio nella mia vita.
Dopo aver ascoltato il racconto dell’aquila, tratto da una leggenda popolare indiana, io ho deciso di rinascere interiormente.
La leggenda racconta che l’aquila vive fino a 70 anni.
Verso i 40 deve decidere se continuare a vivere o lasciarsi morire, dato che i suoi artigli non riescono più ad afferrare le prede e il suo becco è incurvato e le ali invecchiate.
Se sceglie la prima opzione, essa si ritira in cima ad una montagna, in un nido isolato e inaccessibile e comincia a sbattere il becco sulla parete fino a staccarlo. Dopo la ricrescita del nuovo becco si strappa gli artigli, che cresceranno nuovamente. Infine si strapperà dal corpo le penne vecchie. Quando queste rinasceranno, la nuova aquila ritornerà a volare e a dominare il cielo per altri 30 anni.
Io mi sono rispecchiata in questo bellissimo animale, a quarant’anni ho deciso di vivere, e il mio canto è stata la poesia.