Il vissuto affettivo accumulato nel corso d’innumerevoli vite ci collega in relazione agli altri esseri viventi, che finiscono così per costituire in un senso molto concreto la nostra famiglia allargata, ovvero quell’insieme di persone alle quali siamo legati, direttamente o indirettamente, da intense esperienze affettivo-emozionali. Tali esperienze, spesso traumatiche, se non opportunamente elaborate, sprofondano nell’inconscio in forma di un rimosso sempre pronto a riattivarsi con il sopraggiungere di determinate circostanze: quelle che corrispondono all’esperienza originaria.
La crisi è dunque la rottura di un falso equilibrio e implica, per essere superata, una matura rielaborazione dei contenuti tossici che emergono dall’inconscio -in un primo momento in forma d’indefinibili pulsioni- ma che possono essere individuati e decontaminati attraverso opportune tecniche Yoga come quella della Visualizzazione Meditativa.
Solo facendoci carico della responsabilità del nostro vissuto affettivo possiamo armonizzare il nostro campo psichico e cogliere a pieno il valore e il senso della vita umana fino a realizzarne il significato spirituale più profondo. Infatti, spezzare le catene dei nostri condizionamenti è soltanto la premessa per riguadagnare la nostra originaria natura di libertà, beatitudine e Amore.