Storia d'Italia e d'Europa - Tomo VII - Il Settecento
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Nella storia della civiltà europea il Settecento rappresenta una tappa fondamentale; è un’età di profondo e generale rinnovamento in tutti i campi: politico, sociale e culturale. La prima metà del secolo è segnata da tre guerre di successione: la guerra di successione spagnola (1704-12), la guerra di successione polacca (1733-35), la guerra di successione austriaca (1740-48). La situazione europea dopo la pace di Aquisgrana del 1748 presenta profondi cambiamenti rispetto alla fine del Seicento. Anzitutto le potenze principali sono ormai l’Inghilterra e la Francia. Si delineano poi tre nuove potenze: l’Impero Asburgico, il Regno di Prussia e la Russia zarista. La Spagna è ormai una potenza di secondo piano, anche se, con i Borboni, mantiene una certa influenza sull’Italia meridionale. La situazione politica italiana resta caratterizzata dalla decadenza politica e sociale e dalla dipendenza dalle potenze straniere, e gli stati del Bel Paese diventano spesso oggetto di scambio fra le grandi potenze europee. Ma il ‘700 vede anche grandi cambiamenti in campo tecnico, scientifico e filosofico. Con la Rivoluzione industriale vengono introdotte innovative tecnologie (in primis la macchina a vapore di Watt); in campo economico e sociale, vi è la diffusione delle attività industriali, progrediscono i commerci e si afferma la borghesia come classe sociale intraprendente e dinamica; in campo politico le monarchie assolute conoscono un inarrestabile declino, accelerato dalle Rivoluzioni Americana e Francese. Tale rinnovamento trova il suo supporto culturale nell’Illuminismo.
Questo audiolibro raccoglie insieme gli otto volumi della 'Storia d'Italia e d'Europa' pubblicati e disponibili separatamente, dal vol. 47 ‘Il sogno dei filosofi’ fino al vol. 54 ‘Francia: la fine dell'Ancien Régime’; un percorso storico descritto con un linguaggio chiaro e reso ancor più intelligibile dalla lettura esperta di Eugenio Farn.