Venezia non è solo sfondo, ma protagonista assoluta e complice di storie d'amore nate per caso, nate sbagliate, storie con le gambe corte, storie che in alcuni casi non avrebbero nemmeno dovuto esistere.
Attraverso i personaggi, la scrittura raffinata e dissacrante di Carlo Longo accompagna il lettore nelle vite di comuni peccatori e di persone che vivono di illusioni cercando di allontanare da sé la solitudine, di spingere la notte qualche passo più in là.
Al fondo di tutto, resta l'eterna domanda: cos'è, veramente, l'amore?
"Lo scrittore ci conduce senza quasi parere dentro una Venezia un po' pallida, a basso indice di turismo e leggermente scolorita, come può esserlo una fotografia o un ricordo di scuola, una Venezia che non vuol mostrarsi troppo o far valere le ragioni della propria straordinaria bellezza" (Dalla prefazione di Luigi Viola)