I punti di contatto dell'immaginifico, dell'immaginario e delle realtà, sono molteplici come le visioni che affondano nell'oscurità dell'ayahuasca - la pianta amazzonica che se assunta incautamente può aprire uno sterminato mondo psichedelico su cui adagiare le proprie follie interiori - così, per Danilo Arona non è per niente difficile collegare i deliri psicotropi sudamericani con le perversioni evocate da un classico della letteratura fantastica, quel Giro di Vite scritto da Henry James denso di oscurità e spaventose evocazioni negromantiche.