È una fredda sera di inizio novembre quando due ragazzi aprono il fuoco davanti a un locale alla moda di Milano, trucidando otto persone a colpi di Kalashnikov. Ad arrivare per primo sul posto è Rudi Carrera, un vicecommissario ruvido e sull'orlo dell'autodistruzione. Solo il lavoro lo tiene a galla - il lavoro e la sua squadra affiatata. È con loro che Carrera inizia a indagare sulla terribile carneficina. Tra false piste e pressanti richieste di soluzioni di comodo, Rudi intuisce che il cuore dell'indagine non è il movente della strage, ma l'arma utilizzata. Com'è possibile infatti che due ragazzi neanche ventenni, timidi e incensurati, abbiano messo le mani su un fucile d'assalto? Con l'intuito che anche i detrattori gli riconoscono e l'accanimento di chi non ha più niente da perdere, Rudi si trova a scavare nei gangli di una società avida e senza scrupoli, finendo per scoperchiare ramificazioni insospettabili.
Al suo debutto nel Giallo Mondadori, Alessandro Bongiorni firma un noir vivido e tesissimo, ancor più perché ancorato alla più scura cronaca quotidiana.