La scuola serena di Agno
Buchbeschreibung
Una scuola attenta allo sviluppo dei bambini
Il motivo che fonda l'intera attività professionale di Maria Boschetti Alberti è strettamente legato alla domanda "Perché gli alunni sono fuori di scuola vivi, dentro morti, morti alla vita della vera cultura?"
Con la scuola serena, MBA intende fare un dono di rigenerazione alla scuola comune, introducendo in essa i rinnovamenti apportati dalle "scuole nuove" e dall' educazione nuova.
Gli elementi individuati da MBA che caratterizzano il vissuto scolastico sono principalmente: libertà, rispetto dell'individuo, autoeducazione, consapevolezza educativa, insegnante "artista", rispetto del bambino, centralità della persona, visione integrale/globale dell'alunno.
La libertà nella scuola serena diventa l'elemento fondamentale per l'apprendimento dei bambini. La libertà di metodo consente ad ogni ragazzo di svolgere il proprio lavoro secondo tempi e modalità da lui preferite: da solo o in coppia o in piccolo gruppo, nel banco o fuori di esso, scrivendo sul quaderno o alla lavagna o sul pavimento, con l'aiuto della maestra oppure no, avendo a disposizione vari materiali, con la possibilità di aiutare i compagni in difficoltà.
La scuola serena di Agno risente degli insegnamenti, per primo, di Pestalozzi, ma certamente anche di Dewey e del movimento delle scuole nuove.
MBA contribuì al nascere di numerose esperienze innovative nel mondo scolastico svizzero e italiano, affiancandosi ad un gruppo di donne, tra cui ricordiamo Maria Montessori e Giuseppina Pizzigoni, emergenti dal chiuso mondo accademico e aperte alla complessità della società nella quale vivevano.
L’autrice: MBA nacque a Montevideo, in Uruguay, il 23 dicembre 1879 da genitori svizzeri. Rientrati dopo alcuni anni nel Canton Ticino, Maria frequentò la scuola normale di Locarno e nel 1894 ottenne il diploma di insegnante all’istituto santa Caterina, sempre a Locarno. Dopo il diploma riuscì a entrare subito nell’insegnamento per stabilirsi a Muzzano.
Dopo un viaggio pedagogico in Italia, trasse alcuni spunti per un’esperienza personale di scuola nuova, condotta a Muzzano in una prima-seconda elementare mista, e di cui è rimasto prezioso documento un diario.
Nel 1923, tra i visitatori della scuola troviamo anche Giuseppe Lombardo-Radice, il quale rimarcava i risultati agli educatori italiani, definendo poi Muzzano «una bandiera della riforma della scuola italiana»; nel 1924, però, la scuola fu chiusa.
MBA si trasferì allora ad Agno, dove poté mettere in pratica le sue idee sull’insegnamento e sulla scuola. Molti visitatori vi trovavano la scuola attiva ideale senza pesantezza di dottrinarismi, e la «scuola di domani», la scuola dell’avvenire.
Nel 1934 divenne presidente della Sezione Ticino della società delle maestre svizzere. Nel 1946 ricevette un attestato di benemerenza per il mezzo secolo di insegnamento “durante il quale ha formato uomini liberi e cittadini schietti e responsabili”.
Colpita da grave paralisi nel 1948, MBA fu ricoverata in una clinica dopo 51 anni di insegnamento e lì si spense serenamente il 20 gennaio 1951.