Con la sua legge di gravitazione, Isaac Newton riuscì a fondere le scoperte di Copernico, di Keplero, di Galileo, dimostrando per la prima volta con rigore matematico che le leggi a cui era soggetto il moto delle cose terrestri erano le stesse a cui era soggetto il moto delle cose celesti, superando il dogma della differenza ontologica fra questi due mondi. Grandissimo scienziato, ma anche teologo (e alchimista), dedicò tutta la sua vita a cercare una sintesi tra il Libro della Natura e il Libro delle Scritture, perché per lui la scienza era uno strumento per arrivare a scoprire l’essenza di Dio in tutte le cose. Per questo non fu perseguitato come Galileo, ma onorato dalla Chiesa.