Ucraina, XV secolo. Il Paese è devastato dai Tatari, governato dai polacchi e messo a ferro e fuoco dalle scorribande di nomadi cosacchi. A capo di una banda di questi ultimi è Taras Bul'ba. Lo affiancano i figli Andrej ed Ostap, coi quali Taras assalta la città di Dubno, ma Andrej, per amore di una polacca, tradisce i suoi passando nelle schiere nemiche. Comincia qui la terribile vendetta di Taras, una vendetta che, però, lo porterà verso una morte atroce.
Gogol scrisse questa novella nel momento in cui decise di abbandonare la carriera da storico. Il centro di tutto è il conflitto, la furia di prevaricare e di condizionare la libertà altrui a proprio esclusivo vantaggio. L'Ucraina di Taras diventa, in senso lato, la società in cui Gogol infelicemente vive, ove tutto è menzogna, inganno, sopruso, follia, morte.