Il Professor Pietro K. Rossignoli è un antispecista. Nell'udienza finale del processo a suo carico per offesa allo Stato civile, la sua relazione è l'epitome lucida e definitiva di uomo che ha messo la sua vita al servizio degli animali e del pianeta. La sua autodifesa di fronte al Tribunale dei Terrestri Umani diviene un esempio luminoso del pensiero radicale dell'Animal Liberation Front. Questo romanzo è un manifesto dell'antispecismo, una dura critica alla violenza condotta sulla base della visione antropocentrica, che provoca sofferenza a tutti gli esseri viventi.