In questi racconti noir si muovono uomini e soprattutto donne, molto "normali". Nel senso di professoresse di mezza età, impiegate, mogli, madri, ragazze alcune volitive, altre meno, sullo sfondo di Castelnuovo, del rione di Santa Lucia, uno dei più caratteristici del paese, in uno scenario realistico quasi sempre, raramente fantasticato. Certo un po' di passione per il giallo c'è, ma è un pretesto per riflettere sulla vita di ogni giorno, quella delle cosiddette "giornate normali". Facile immaginare il delitto, il male, quale opera di mostri o di esseri perversi. Ma non si vedono mostri sbucare dal Vicolo Parigi né dall'Aiara notturna. Le malvagità, i delitti, sono la cronaca, la conferma è quotidiana, opera di uomini e donne diversi per religione, ceto sociale, cultura, e tutti uguali nell'indifferenza verso ciò che è giusto, ciò che è lecito, ciò che è rispettoso per gli "altri".