Nel 431 a.C., anno in cui scoppia la guerra tra Atene e Sparta, Euripide inaugura sulla scena una sorta di "ciclo troiano", aperto da Filottete e chiuso con Ifigenia in Aulide, rappresentata postuma al vittorioso agone dionisiaco del 405. Il tema che attraversa la tragedia è quello della guerra, di cui l'assedio di Troia costituisce il mitico archetipo. Nell'Ifigenia Euripide inscena l'avvio della guerra, sembra darle una prospettiva di leggittimità come "la guerra giusta" dei Greci contro i barbari Troiani. In realtà la spedizione è insidiata da un intrinseca negatività, che vede da un lato i capi mossi da personali interessi e dall'altra la massa dei soldati, dominata da un violento desiderio di guerra.