«Io sono sempre l'invitta. Tu hai conosciuto sul mio corpo tutti i godimenti di cui ha sete il tuo desiderio senza fine; ed io mi vestirò delle menzogne che senza fine produrrà il tuo desiderio. (...) L'odore della mia pelle può dissolvere in te un mondo.»
Pubblicato nel 1894, il “Trionfo della morte” conclude la cosiddetta trilogia dei Romanzi della Rosa dopo Il piacere e L'innocente.
Giorgio Aurispa, il protagonista del romanzo, è un Superuomo annoiato dall’esistenza insulsa e mediocre dei suoi simili, ed è quindi impegnato in una continua ricerca di un nuovo senso della vita e di una perfezione spirituale fondata sull’autodominio.
Il rapporto con la sua amante, Ippolita Sanzio, per la quale egli prova una attrazione erotica irresistibile, è vissuto come un limite ed un ostacolo alla sua ricerca, rendendolo schiavo del desiderio, fino a fargli identificare in lei “la Nemica” capace di assorbire le sue forze vitali.
Troverà la morte gettandosi in acqua da uno scoglio, trascinando con sé Ippolita.