Inizio degli anni Ottanta. In un freddo pomeriggio dei primi di dicembre, il tredicenne Paolo osserva in disparte i suoi compagni di scuola salire sull’autobus per tornare a casa. All’improvviso, una forte esplosione a qualche isolato di distanza sembra sconvolgere la sua vita. Paolo è convinto che il terribile scoppio nel cuore della città si sia portato via molti suoi compagni di classe, tra i quali Victoria, l’amica del cuore, che era comparsa quasi come un fantasma buono a consolare i giorni più tristi e drammatici della sua infanzia. Ma chi è davvero l’enigmatica e sfuggente Victoria, per lui, allo stesso tempo, “malattia e medicina?”. Paolo lo scoprirà a poco a poco, in un lungo percorso irto di difficoltà, lottando contro le sue stesse paure e i “mostri” dell’età adolescenziale. Un viaggio fisico e metafisico che ha come sfondo la storia e la geografia della Trieste degli anni Settanta, Ottanta e Novanta e che si spinge così in là da arrivare a spiegare che cosa significhi veramente amare una persona.