Chi si tocca muore
Un trattato del 1830 sulle conseguenze fatali della masturbazione
Description of book
Nel 1830 l'anonimo direttore di un carcere minorile francese firma l'altrettanto anonimo "Le livre sans titre " per illustrare ai giovani i danni dell'onanismo, considerato la fonte di ogni male fisico e morale: debolezza, astenia, disturbi del sonno, vomito, caduta dei capelli e dei denti, sbocchi di sangue, asma, febbre, consunzione delle ossa, infine la morte.
Ogni capitoletto racconta uno scalino di questo precipizio verso la tomba, ed è accompagnato dal ritratto di un ragazzo vittima del "vizio solitario", dapprima "jeune et beau", e poi sempre più debole, emaciato, sfibrato.
Sedici acquerelli, sedici stazioni della Via crucis dell'autoerotismo.
Il testo è accompagnato da un saggio sulla storia della masturbazione: parte dall'antichità e arriva alla odierna concezione di tale comportamento sessuale come pienamente naturale ed eticamente legittimo, passando per la condanna drastica dei Padri della Chiesa fondata sulla sanzione biblica di Onan, e per il pensiero scientifico del Sette e Ottocento quando, anche in pieno Illuminismo, l'influenza del cattolicesimo indusse fino a metodi molto cruenti per debellare il "male", dalla clitoridectomia alla amputazione del pene. Meno feroce sistema quello del miliardario John Kellogg il quale, convinto che i cibi saporiti sollecitassero le pulsioni sessuali, inventò un prodotto leggero che sostituisse la pancetta e il prosciutto usati per la colazione.
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Italian