A New York una famiglia chiude casa e si mette in macchina verso il sudovest del Paese. Il padre vuole raggiungere i monti dove vivevano gli apache, gli ultimi ad arrendersi, la madre vuole documentare l’emergenza dei bambini migranti. Con i due figli attraversano deserti e montagne, fermandosi in diner e motel lungo la strada. Nello stesso momento, migliaia di bambini sono in marcia verso il nord, senza mappe né passaporti, solo un numero di telefono cucito nel colletto. Non tutti riusciranno ad arrivare. Un viaggio nelle rovine del sogno americano, una storia struggente che risuona di echi e rimandi continui e ci parla come poche del nostro presente.