La giovinezza è tante cose. Su tutte, forse, un ineludibile senso di ricerca, un vento che soffia dentro e non sa tacere mai. "Da così lontano" narra di quel vento: nella voce argentina di misa, nell'impulsività di Stefano, nella sfuggevolezza di Lele. "C'era questo vento che soffiava dentro di noi, e a volte era così violento e freddo da svegliarci nel cuore della notte solo per ricordarci che eravamo vivi, che avevamo questa grande opportunità di cambiare le cose, che essere giovani era al tempo stesso un meraviglioso regalo ad uno spaventoso carico sulle spalle".