La dittatura nazionalsocialista ha rappresentato la pagina più buia della storia dell’Occidente; ha indicato che non esistono limiti all’efferatezza cui può giungere l’essere umano. Gli studiosi oggi delineano con sempre maggiore chiarezza il percorso storico-ideologico del nazionalsocialismo, portano nuova documentazione per comprendere se il genocidio degli ebrei e dei non ariani fosse insito fin dall’inizio nel pensiero hitleriano oppure se avesse rappresentato una “soluzione” funzionale nel corso della guerra; ma ogni analisi storiografica non può alleviare le responsabilità singole o collettive di queste atrocità, così come non può far rimarginare le ferite che il regime hitleriano ha inferto alla dignità dell’uomo, al diritto alla vita e alla sua integrità fisica e spirituale, che rimarranno per sempre aperte.