Il latino delle province. Le parole della filosofia. Il latino della scuola. Tertulliano e Agostino
Buchbeschreibung
In questo volume indaghiamo gli albori delle lingue romanze: l’Impero è ormai troppo vasto perché si parli ovunque lo stesso latino, che inizia così a variare da zona a zona. Come varia il rapporto tra l’Urbe e la filosofia, disciplina d’origine greca dapprima guardata con sospetto, poi accolta e praticata pur in subordine all’impegno politico, tanto da genere un lessico specifico: da humanitas a philosophari, da providentia a sapientia. Ci affacciamo del resto a un orizzonte in cui prende sempre più piede il cristianesimo, che darà la propria impronta a detti celebri come «ora et labora», mentre altri, come «panem et circenses» e «pecunia non olet», restano decisamente più pagani. Dopo aver individuato tracce di latino nel lessico scolastico, ci dedicheremo a leggere due grandi convertiti, le cui opere sono fondamentali per la storia delle fede: Tertulliano e Agostino. Infine, nei cenni di grammatica si iniziano ad affrontare le proposizioni principali.