Si diceva una volta – ai tempi in cui dominava l’eurocentrismo – che la Cina non aveva e non ha mai avuto una filosofia. Oggi le cose sono cambiate. Il mondo è più vasto dei confini dell’Europa e ormai ben pochi osano affermare ciò. È un fatto che da sempre il ceto dirigente della cultura e della politica cinese è stato confuciano e lo sta gradualmente ridiventando pure ai nostri giorni dopo un secolo di crisi e sbandamenti; per cui diventa evidente che per capire i cinesi – ma poi anche i coreani, i giapponesi e i vietnamiti – è indispensabile capire la filosofia confuciana.
Umberto Bresciani, nativo di Cremona, ha conseguito il dottorato in Lettere cinesi alla National Taiwan University di Taipei, Taiwan. Attualmente è docente presso l’Università Cattolica Fujen di Taipei. Esperto dei temi attinenti al dialogo religioso e culturale con il mondo cinese, ha pubblicato, in particolare, Reinventing Confucianism. The New Confucian Movement (Taipei 2001), tradotto in italiano come La filosofia cinese nel ventesimo secolo. I nuovi Confuciani (2009)