La giornalista e scrittrice Matilde Serao, conoscendo Napoli sin nel profondo, si impegna a liberare la città dalle catene degli stereotipi e delle narrazioni folkloristiche, portando alla luce un ritratto della Napoli di fine Ottocento veritiero e allo stesso tempo quasi esotico, se visto con gli occhi di oggi. È con passione e amore per la città e i suoi abitanti, che Serao esplora ogni anfratto di Napoli: dalle anguste stanze sovraffollate alle oscure attività di usura. Denunciando una politica distante e apatica, Matilde Serao mostra come la gente si allontana da essa con amaro disprezzo, a volte con sarcasmo lucido. Attraverso dettagliati quadri del quotidiano che intonano la stessa melodia napoletana, l'autrice ci regala un eccezionale resoconto letterario, un omaggio autentico a una città che ancora oggi sorprende il lettore.