Giada Falorni nel corso di un’intervista dichiara che gli scrittori che non hanno parenti celebri, che non appaiono in televisione, che non sono stati alla ribalta della cronaca se riescono a pubblicare un loro manoscritto sono come le rondini nella pioggia.
Subito dopo quell’apparizione in televisione, la donna ripercorre la sua vita.
Direttrice di una rivista di cucito e ricamo, sposata a un pittore di talento ma con il vizio del gioco e sensibile al fascino femminile, un bambino piccolo da accudire è costretta a fare i conti sia con un critico letterario che stronca il suo primo romanzo sia con un grande dolore che segna la sua vita.
Giada non abbandona la scrittura, anzi trae forza da Sergio, protagonista del suo romanzo di esordio, uno scrittore inedito, i cui scritti sono molto disprezzati tra i suoi amici e conoscenti, e da Melanie, protagonista dell’ultimo romanzo, una affermata scrittrice non vedente che scrive storie d’amore che hanno un grande successo tra i suoi lettori, ma che non ha mai davvero imparato ad amare.
La rondine nella pioggia è un racconto intimista. Una pennellata di colori, data con lievità, allegria, ma anche segnata da quelle atmosfere che sono legate al confronto schietto con il senso della vita.