“La sete lo sguardo e il volo”, tre declinazioni dell’anima, la misteriosa scintilla di vita che fa dell’uomo una creatura tutta particolare, nel bene e nel male.
Sete come illimitato desiderio di conoscere e di capire, ansia di assoluto spesso insoddisfatta in un mondo che spesso appare come deserto morale ed esistenziale.
Sguardo come occhio calato sulla realtà con il filtro di intimi occhiali che la restituiscono solo parzialmente all’osservatore.
Volo colto in quegli istanti fuggevoli e fugaci in cui par proprio di elevarsi sulle umane miserie e toccare l’autentico senso di beatitudine.
Marco Valeriani – che ha sempre vissuto e lavorato nella sua città natale, Milano – si confronta con le tre dimensioni dell’anima umana in questi quaranta componimenti in cui, non di rado, si confondono e sovrappongono. Licenziate le parole sul foglio – e quindi i versi e le strofe – solo il lettore potrà scioglierle. Buona lettura