“Questo è un libro sull’adolescenza, un dizionario mitologico dell’adolescenza che canta il corpo dell’uomo in mutazione incarnandolo in poesia”. Vittorio Sermonti, autore, dantista, narratore e traduttore ha saputo, come forse nessun altro, dare vita a un discorso pubblico intorno ai classici. Dopo l’immenso lavoro sulla Commedia dantesca, è andato a recuperare la voce viva e indecentissima del “libro di miti, racconti, aneddoti, orazioni e psicodrammi che ha irrorato la cultura dell’Occidente per due millenni d’un irrefrenabile canone fantastico”, e lo ha fatto attraverso una traduzione elegante e spericolata, che non si vergogna di usare la lingua con cui pensiamo e parliamo noi italiani del ventunesimo secolo, per porgerla qui con la sua stessa voce nella speranza che il compito obsoleto della lettura si trasformi in vizio ostinato.