Internet è intrinseco alla globalizzazione, ovvero all’impero statunitense. Ne è il versante virtuale, la dimensione parallela. Come capita con le rotte marittime, il Web resterà universale fin quando Washington avrà la forza di imporsi sui suoi antagonisti. Soprattutto sulla Cina, impegnata a balcanizzarne l’estensione, attraverso l’esclusiva gestione dei server collocati in patria e la limitazione d’accesso per le società straniere.