«Questo romanzo breve potrebbe essere considerato la descrizione di un caso clinico con evidenti e variegati sintomi di persecuzione. Il mio interesse è limitato allo studio dello stile. I temi di Dostoevskij, i suoi stereotipi e le sue intonazioni sono presentati nel modo più vivido. È la quintessenza della dostoevsticità. La prima parte è composta da 11 piccoli capitoli, o sezioni. La seconda parte è lunga il doppio della prima ed è composta da 10 capitoli più lunghi con diversi incidenti e dialoghi. La prima parte è un monologo, ma un monologo che coinvolge ascoltatori immaginari. In tutta questa parte, l'uomo del sottosuolo, il narratore, si rivolge al pubblico, apparentemente filosofi alla buona, lettori di giornali e, come li chiama lui, "persone normali"» (Vladimir Nabokov).