Per uno scherzo del destino, però, è nato nel Regno Capitale, patria dei principi azzurri, e come se non bastasse la sua famiglia l’ha praticamente inventata la professione, molti anni or sono: Arcival Cantrell, il primo paladino, colui che salvò il regno dai pirati, colui che sconfisse il drago, colui che… bla bla bla.
Ci sono così tante leggende sul suo conto che in ognuna ha i capelli di un colore diverso e la sua principessa non ha mai lo stesso nome.
Sono solo storie, ma purtroppo il padre di Layne non la pensa allo stesso modo.
Lui sì che è un vero principe azzurro, anche se ormai tende al giallino – sapete, è un po’ itterico. Be’, fatto sta che crede ciecamente nella superiorità della sua famiglia ed è convinto che non possa fallire. Mai.
Layne invece fallisce. Spesso.
Fa uscire suo padre di senno.
Dopo anni di delusioni, però, l’anziano principe è riuscito a incastrare suo figlio: l’ha iscritto all’Accademia per Principi Azzurri™, “un pozzo senza fondo dove i sogni se ne vanno a morire” – secondo Layne – nel quale spera che gli venga la voglia di essere un principe azzurro per davvero.
Del resto, cosa può essere più efficace che vivere in cattività assieme ad altri cento ragazzotti sudati pronti a compensare qualsivoglia mancanza con spade d’acciaio?
Quello che Layne non sospettava è che proprio suo padre, IL principe azzurro, sarebbe scomparso in mezzo al deserto.
Quello che nessuno sospettava è quanto rapidamente possano mischiarsi i colori quando tutto va a rotoli.