Haram (ingegnere siriano/musulmano) e Maria (infermiera etiope/cristiana) fanno parte di un gruppo di profughi che, percorso il corridoio balcanico, giungono in Italia.
Volontari italiani e francesi li aiutano a valicare, attraverso le Alpi, il confine italo-francese con l’obiettivo di farli ricongiungere a parenti già stabilitisi in Francia.
Le pessime condizioni metereologiche sulla zona, le piogge incessanti e il cattivo funzionamento di una diga mettono a rischio un piccolo borgo della valle
Haram rischiando di farsi arrestare come clandestino, mette a disposizione le sue competenze ingegneristiche risolvendo il problema della diga e salvando così la valle dall’inondazione.
Maria si prodiga per l’assistenza agli sfollati che, dal fondovalle, sono saliti fino alla baita dove sono nascosti.
La loro disponibilità alimenta la speranza di poter sognare una nuova vita insieme, nonostante le differenti fedi religiose.