Giambattista Vico è stato un importante punto di riferimento per i filosofi idealisti italiani a cavallo tra '800 e '900, interpretato non soltanto come precursore del loro pensiero, ma anche come esempio dello sviluppo autonomo di una tradizione filosofica italiana. Giovanni Gentile dedicò numerosi saggi al pensiero e alla filosofia di Vico, che raccolse infine in volume in questi "Studi vichiani", mescolando riflessioni sul sistema filosofico, filologia delle opere ed episodi noti e meno noti della vita del pensatore napoletano e dei suoi discendenti. Il volume comprende: "Il pensiero italiano nel secolo del Vico", "La prima fase della filosofia vichiana", "La seconda e la terza fase della filosofia vichiana", "Dal concetto della grazia a quello della provvidenza", "Le varie redazioni della Scienza Nuova", "Il figlio di G.B. Vico".