Verso le lingue d’Europa. Le parole dell’infanzia. Il latino nell’invettiva. Tibullo e Properzio
Buchbeschreibung
In questo volume ci spingiamo oltre il limitare di Roma antica per scoprire come il latino dia origine alle lingue romanze, ma al contempo resti vivo per gli uomini di cultura. Ci perdiamo quindi tra le strade e le piazze dell’Urbe, scoprendo i giochi e le abitudini dei bambini di allora: in questo ci aiuta il lessico, da bulla a ludus, da partus a praetexta. Nelle pagine seguenti ci rendiamo conto ancora una volta di come i Romani fossero saggi – grazie a massime come «tempus fugit» o «verba volant, scripta manent» – e allo stesso tempo senza peli sulla lingua: sono tante le loro invettive che utilizziamo in italiano. Dopo averle lette, a emozionarci sono i più grandi poeti elegiaci della latinità: Tibullo e Properzio. Infine, i cenni di grammatica sono dedicati alle proposizioni subordinate soggettive e oggettive.