Acquacheta
Om bogen
Sui pendii montani a metà strada tra il mare e il cielo, laddove la vita è più dura e la tempra degli uomini più tenace, un bambino si affaccia alla vita e muove i suoi primi passi in un mondo sospeso tra passato e futuro.
Sono gli anni Sessanta e anche lassù, tra le rare case sparse attorno a Pescaglia, nella rigogliosa montagna lucchese, giungono le prime avvisaglie di un “progresso” che scompiglierà presto l’atavico equilibrio tra uomo e natura. Antichi gesti osservati con stupore alle soglie dell’infanzia scompaiono con l’arrivo dell’adolescenza e il piccolo Acquacheta, spinto da irrefrenabile curiosità, vive ogni avventura con la sana incoscienza della tenera età, sempre alla ricerca dell’esperienza che faccia diventare grandi. Quel soprannome mette subito in guardia sulla sua carica travolgente: all’apparenza tranquillo e riflessivo, mostrerà ostinazione e coraggio da vendere non appena la “buriana” gonfierà le sue acque. Gli argini più duri da abbattere saranno la povertà di quei luoghi e la continua necessità di manodopera nei campi, ma il suo spiccato senso del dovere farà di lui un piccolo uomo capace di gioire e divertirsi persino nel duro “gioco” del lavoro.
Uno spaccato agrodolce della nostra storia appena trascorsa, tratto dalla vita dell’Autore e narrato con uno stile fluido e cristallino: un percorso di crescita individuale e universale.
Antonio Bini è nato il 25 maggio 1957 in provincia di Lucca, terzo di cinque fratelli. Dopo aver conseguito la Licenza Media, ha scelto di andare a lavorare per sostenere l’economia familiare, entrando così precocemente e definitivamente nella vita adulta. Per il piacere dello studio non ha mai abbandonato libri e quaderni, mantenendo da autodidatta il gusto per la ricerca e l’approfondimento.
È sposato, ha due figli, e varie esperienze educative, soprattutto in campo ecclesiale.