Ali nel vento
Om bogen
Forte dello straordinario successo riscosso con il romanzo storico d'esordio "Il Tenente, tra fantasia, leggenda e realtà", Pasquale Cominale – autore dalla scrittura agile, leggibile ma mai convenzionale – torna in libreria con una nuova avvincente antologia di racconti “ALI NEL VENTO”. Si tratta di una raccolta dalla trama ben ordita, che sviluppa storie al limite, eccentriche, talvolta bizzarre. Il filo conduttore è l'amore, variamente declinato, che come un fiume carsico, scorre sotterraneo salvo poi riemergere con forza in superficie. Il lettore è catturato sin dalle prime battute, è preso da un irresistibile crescendo della tensione. In talune circostanze il racconto assume toni drammatici, struggenti, che fanno trepidare il lettore per la sorte dei protagonisti. L’antologia contiene, tra gli altri, Velo bianco sul peccato, un testo che nel suo interno contiene due raconti: il primo Il Convento nella Selva delle Betulle; il secondo La Marchesa di Borgo San Guido. L'uno è intrecciato all'altro, c'è sincronia perfetta tra loro, anche se nella seconda parte l'autore spinge al massimo la tensione narrativa al punto da ipnotizzare anche il lettore più riluttante. Il romanzo si snoda lungo un arco temporale che va dalla fine del Settecento alla metà dell'Ottocento. E' ambientato nei paesaggi incantati e nelle atmosfere rarefatte del Ducato di Monterosso costituito da tre marche: quella di Borgo San Guido, di Rocca di Spada e di Castelpietrino. Il racconto di questi luoghi è l’esaltazione della bellezza, delle essenze e della natura che le genera. Sono descrizioni brevi eppure incredibilmente intense. Impossibile annoiarsi leggendo un racconto dopo l’altro. Il lettore è immerso – come per incanto - in un’atmosfera d'altri tempi, lontana ma tangibile, con il racconto di particolari all'apparenza marginali eppure evocativi e significativi.