Anime incarnate in corpi sessuati
Om bogen
Perché l’Anima sceglie un percorso così duro come quello dell’incarnazione che prevede non solo il confronto con il piano istintuale, apparentemente così lontano dallo spirito, ma anche la sfida rappresentata dalle differenze di genere? Può essere solo l’effetto di una «caduta»?
L’intuizione che sta avanzando, iniziata sotto forma di ricerca scientifica all’inizio del Novecento, è che sia presente all’interno di questo zoccolo duro un nucleo sapiente che esige di essere riconosciuto in quanto detentore di un significato e di un potenziale di crescita che abbraccia trasversalmente tutto l’essere. Pertanto, non è possibile risalire al senso della propria vita senza di esso. Questo è il filo conduttore del percorso che ci propongono le due Autrici, interessate a mettere in luce sul piano psicologico, simbolico e religioso, i diversi meccanismi difensivi e creativi che caratterizzano i due generi.
L’Anima comunica sempre nel presente e chiede alla parte terrena di accettare la sfida dell’incarnazione. Questo significa non sottrarsi e neppure velarsi, come tende a fare la donna, e neanche ancorarsi a ciò che è stato deciso mentalmente, come fa l’uomo quando crede di sapere a priori ciò che è importante e ciò che non lo è. Finché siamo vivi, l’atto creativo è sempre possibile: è sempre in atto un’opportunità affinché l’Anima possa esprimersi.