Camminate Romane
Om bogen
Nella passeggiata si sviluppano sensazioni che soltanto la calma può consentire, un po' come nella filosofia peripatetica si coltivava il sapere tramite l'inutile deambulazione. Nella camminata, che pure è priva di intenti pratici (o profani che siano), tutto avviene più in fretta e a un livello più basso. Attraverso queste Camminate Romane, Pietro Borromeo ci fa scoprire una Roma vista da un'altra angolazione, meno turistica e più vissuta, meno superficiale e più pensata. Tra una camminata e l'altra ci sono poi tutti i pensieri e le riflessioni dell'autore: riflessioni circolari, che partono e tornano in se stesse. Così vediamo una Roma con le case tutte diverse l'una dall'altra, le strade qui più larghe lì più strette, i colori, la luce; per non parlare delle cose belle, che non sono soltanto le chiese o i palazzi, ma anche gli scorci e gli inganni prospettici. La sovrapposizione del moderno sull'antico che si conserva nella forma delle piazze o sorge dal basso in ruderi inspiegabili o si camuffa per mantenere se stesso a dispetto delle contaminazioni, mentre il moderno si fa antico o quantomeno vecchio e si inserisce, quasi che i Lari millenari abbiano alla fine la meglio. Tutto a Roma, con le fontane che buttano generose acqua instancabile, tutto ti accoglie e ti si mostra per quel che è: solo che tu lo guardi.